Gabbeh
La parola Gabbeh descrive un tappeto grezzo, annodato dai nomadi Ghashghai della provincia Farsi nel sud-ovest dell’Iran.
I motivi dei tappeti sono spesso semplici, il più delle volte rettangolari che contengono animali.
Negli ultimi decenni, per soddisfare il desiderio degli occidentali, gli annodatori hanno incominciato a utilizzare grandi campi luminosi con pochi disegni nei tappeti Gabbeh.
Gli annodatori indiani hanno presto iniziato a copiare questi tappeti, ma un tappeto Gabbeh persiano si identifica per la qualità della lana molto più morbida; è molto più resistente.
Globalmente il Gabbeh persiano risulta di più alto livello qualitativo rispetto a quello indiano. Oggi i tappeti Gabbeh ricevono diverse denominazioni come gabbeh Basic, Amalehbaft e Kashkooli.
Quest’ultimo è un tappeto annodato più strettamente, dal vello più corto rispetto ai comuni tappeti Gabbeh.
Questi tappeti sono composti da lana filata a mano, sia a livello del vello che dell’ordito, e il filato è tinto sfruttando le tinture vegetali.
Sono molto più spessi rispetto agli altri tappeti persiani.