Azerbaijan (Caucaso) – Tappeto caucasico annodato a mano
Origine e storia
I tappeti dell’Azerbaijan caucasico nascono nelle aree storiche a sud, est e nord della catena del Caucaso, con centri di produzione celebri come Kazak (Qazax), Gendje/Ganja, Shirvan, Kuba/Quba, Karabakh e Dagestan. La tradizione è antichissima e raggiunge uno dei suoi vertici tra XIX e inizi XX secolo, quando molte manifatture tribali e di villaggio realizzano tappeti compatti, grafici e di forte identità, oggi molto ricercati da collezionisti e interior designer.
Caratteristiche tecniche
- Manifattura: annodato a mano (artigianale, di villaggio/tribale).
- Nodo: prevalentemente simmetrico (turco/Ghiordes).
- Ordito/Trama: spesso lana su lana negli esemplari più antichi; cotone talvolta introdotto successivamente per l’ordito.
- Vello: lana robusta, compatta, con rasatura tendenzialmente media.
- Formati: per lo più piccoli e medi, con molte passatoie; più rari i grandi formati da sala.
- Densità: da media a medio-grossa, a favore di motivi netti e spigolosi.
Motivi e simbologia
L’estetica caucasica è spiccatamente geometrica: medaglioni poligonali e “a gancio”, stelle (es. Lesghi), croci stilizzate, rombi concatenati, arieti/corni d’ariete, S-motif e piccoli talismani. In alcune aree (es. Karabakh) compaiono medaglioni “a scudo” o motivi più fitti; a Kazak i disegni tendono a essere ampi e potenti; a Shirvan e Kuba più minuti e regolari. Le bordure sono strutturate in cornici multiple con “running dog”, rosette o dentelli che incorniciano il campo.
Palette cromatica
La tavolozza tradizionale impiega tinture naturali: rosso robbia, blu indaco, avorio, giallo, verde e bruni, con forti contrasti che esaltano la grafica. Nei pezzi più tardi possono comparire coloranti sintetici, ma i migliori esemplari mantengono l’armonia antica e l’invecchiamento “morbido” tipico dei naturali.
Durabilità e valore
I tappeti caucasici dell’Azerbaijan sono apprezzati per robustezza, tenuta del vello e stabilità dimensionale. Gli esemplari ottocenteschi e primo Novecento (pre-1925) in buono stato, con colori naturali e disegni tipici di area, sono particolarmente quotati. Le manifatture di villaggio più recenti offrono un eccellente rapporto qualità/prezzo e un carattere decorativo che dialoga bene con interni contemporanei.
Come riconoscerli
- Disegno geometrico netto (medaglioni, stelle, ganci, corni d’ariete).
- Bordure multiple con sequenze ritmiche e motivi “a corsa”.
- Contrasti cromatici marcati (rosso/indaco/avorio) e toni naturali.
- Struttura lana-lana o ordito in cotone nei pezzi più recenti; nodo simmetrico.
- Frequente kilim terminale ai lati corti come chiusura.
Ambienti e impiego
La grafica forte e i formati pratici rendono questi tappeti ideali per living moderni, studi e ingressi. La loro natura tribale li fa risaltare su parquet chiari, pietra e arredi essenziali; funzionano benissimo anche in progetti “mix & match” con pezzi di design.
Manutenzione e cura
Aspirazione delicata nel verso del vello, rotazione periodica per uniformare luce e calpestio, e lavaggio professionale ogni 24–36 mesi. Evitare sole diretto prolungato e umidità stagnante; in caso di frange consunte o testate allentate, programmare piccoli restauri conservativi.
Conclusione
Gli Azerbaijan caucasici annodati a mano condensano l’essenza del tappeto del Caucaso: grafica energica, palette luminosa, matericità autentica. Sono scelte perfette per chi desidera un manufatto dal carattere deciso, con solida tradizione artigianale e grande forza decorativa.








































































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