Bijar
Bijar è il nome di una piccola città curda nell’Iran occidentale ed è immersa in una verde vallata.
I tappeti curdi sono in genere molto spessi e compatti, cosa che li rende estremamente resistenti all’usura, infatti il nome Bijar è sinonimo di resistenza.
Il motivo più comune è quello Herati (detto anche Pesce) ma a partire dalla metà dell’800 hanno prodotto anche tappeti con disegni di gusto europeo.
I tappeti Bijar esistono nella maggior parte delle dimensioni, da 150 x 100 cm (zaronim) in su.
Sono caratterizzati da una sobria eleganza e per la loro resistenza sono consigliabili per luoghi pubblici e per la maggior parte degli ambienti.
Trama e nodi vengono battuti con pettini di metallo e legno gli uni contro gli altri in modo che il vello rimanga più o meno sollevato; in tal modo la superficie del vello diventa resistente ed evita la penetrazione di ghiaia e particelle di piccole dimensioni all’interno delle trame del tappeto.
Le manifatture realizzate con il nodo turco sono caratterizzate dai colori rosso e blu con elementi beige.